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Channel: filo di perle ā€“ Pagina 25 ā€“ eurasia-rivista.org
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IL VI VERTICE DEI BRICS E IL MUTAMENTO DEGLI EQUILIBRI GLOBALI

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I recenti avvenimenti sul piano internazionale suggeriscono che vi sia in atto una trasformazione degli equilibri globali e delle relazioni tra i grandi attori continentali, nel senso di un superamento del paradigma unipolare che ha dominato la scena mondiale negli ultimi 23 anni.(1) Tale prospettiva sembra delinearsi con sempre maggior forza se si guarda allā€™irrigidimento degli Usa e dellā€™Europa rispetto alla Russia (e agli iterati tentativi di avanzamento della linea di fronte della Nato nei territori delle ex repubbliche sovietiche), nonchĆ© alla fedeltĆ  perenne al paradigma neo-liberale (figlia di una scienza economica affermatasi solo nellā€™ultimo trentennio) delle istituzioni finanziarie di Bretton-Woods, i cui programmi continuano a venire imposti nei paesi del vecchio continente, fattori di un arroccamento delle potenze occidentali allā€™interno delle proprie vetuste strutture militari ed economiche che hanno dominato la scena globale dalla fine della seconda guerra mondiale. Questa chiusura sembra spia di una difficoltĆ  strategica di fondo che porta ad un inasprimento delle relazioni coi paesi concorrenti o percepiti come nemici sulla strada dellā€™egemonia globale.
I tentativi di spiegare la recente svolta negativa nei rapporti russo-americani come ā€œritorno alla guerra freddaā€ non rendono giustizia del quadro globale, limitati come sono a un punto di vista che presuppone un equilibrio ancora bipolare, ormai estinto. La guerra diplomatica in atto tra Russa e Stati Uniti andrebbe contestualizzata nel quadro della dinamica degli equilibri globali a favore dei paesi emergenti, come provano le decisioni prese dai BRICS durante il sesto summit tenutosi a Fortaleza, in Brasile, il 15 luglio scorso, avvenuto nella cornice dei mondiali di calcio, onde accrescerne la visibilitĆ  (anche se in Occidente tale notizia ha avuto comprensibilmente scarsa eco). Il summit ha sanzionato la nascita della Nuova Banca di Sviluppo (New Development Bank ā€“ NDB), che avrĆ  un capitale iniziale di 50 miliardi di dollari, che saranno aumentati a 100, nonchĆ© di un fondo strategico di riserva (Contingent Reserve Arrangement ā€“ CRA) con un potenziale di 100 miliardi per far fronte alle crisi di liquiditĆ , al quale i paesi contribuiranno in percentuale alla ricchezza.(2)
Lā€™accordo per la NDB ĆØ stato preceduto dalle visite di Putin e Xi Jinping nel ā€œcortile di casaā€ degli USA, il Sud-America. Il viaggio del primo ha toccato i paesi di Cuba (dove ha estinto lā€™intero ammontare del debito contratto dal regime castrista durante il periodo sovietico), Nicaragua, Argentina e Brasile. Gli stessi paesi, tranne il Nicaragua, sono stati oggetto del viaggio del presidente cinese Xi, che in piĆ¹ ha visitato il Venezuela. I rappresentanti di Russia e Cina hanno stretto accordi duraturi con i paesi indiolatini. Le intese hanno riguardato lā€™apertura di linee di credito, gli ambiti energetico (sulle forniture petrolifere, in particolare tra Cina e Venezuela), infrastrutturale (la Cina finanzierĆ  la costruzione di due dighe in Patagonia e la quarta centrale nucleare argentina), spaziale, industriale e finanziario (con la sottoscrizione di un currency swap tra peso e renminbi nellā€™intento di scalzare il dollaro come unitĆ  di conto argentina). Rilevanti sono stati gli accordi tra Brasile e Cina, che ĆØ ormai il primo partner commerciale del paese sudamericano (grande importatore di materie prime brasiliane). (3)
Lā€™obiettivo dei paesi emergenti ĆØ ormai apertamente quello di un nuovo ordine mondiale in senso multipolare, che superi i meccanismi di Bretton Woods e veda una partecipazione piĆ¹ ampia (democratica e rispettosa delle sovranitĆ  nazionali) degli stessi paesi nelle sedi decisionali mondiali, nella prospettiva di un ribaltamento dellā€™egemonia americana, espressa dal dominio del dollaro, nuovamente minacciato dopo la firma sullā€™accordo energetico tra la compagnia russa Gazprom e quella petrolifera cinese Cnpc per la fornitura trentennale di gas naturale russo che prevede il pagamento in yuan.(4)
Le rivelazioni di E. Snowden e il caso ā€œdatagateā€ hanno contribuito certamente ad una accelerazione di questo processo di trasformazione degli assetti mondiali, ancora non chiaro perĆ². Queste hanno svelato che i principali obbiettivi dello spionaggio della National Security Agency erano praticamente quelli della sigla BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).(5) Lo scandalo fu il motivo principale dellā€™annullamento della visita di Rousseff a Washington, ma oggi altre ragioni spingono sempre piĆ¹ il Brasile a voltare le spalle allā€™Occidente, tra cui proprio la mancata riforma delle quote di voto presso il FMI rimasta giacente al Congresso statunitense. (6)
Gli stessi dissapori con Washington ha creato la scoperta dello spionaggio ai danni della Cancelliera Merkel in Germania, cui ha fatto seguito lā€™espulsione del capo della CIA a Berlino.(7) La Merkel in questa occasione ha parlato duramente di ā€œdiversitĆ  di principi molto grandi rispetto ai compiti assunti dai servizi segreti dopo la guerra freddaā€. I recenti tentativi di ricucire la situazione,(8) non ĆØ detto se riusciranno a impedire che la Germania possa volgere ad est e defilarsi dalla strategia di rottura dei rapporti con la Russia (soprattutto per le ricadute sui rapporti economici con Mosca), cui costringe oggi una acquiescenza dellā€™Europa alla linea aggressiva americana.
Recentemente un articolo apparso su Die Zeit critica radicalmente lā€™appiattimento sulla politica estera di Washington dellā€™Europa (che si vorrebbe unita), lamentando che la decisione di voler espandere la Nato in Ucraina costituisca la peggiore scelta strategica europea dalla fine della guerra fredda. (9) E nel giudizio espresso dal Die Zeit, come nelle recenti dichiarazioni del governatore della Banca di Francia Noyer, critico verso lā€™egemonia del dollaro(10), si colgono chiari indizi di unā€™insofferenza crescente, anche dellā€™Europa che conta, verso lā€™unipolarismo.
Le trattative in atto sullā€™approvazione del Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership ā€“ TAFTA), che prevede la creazione di unā€™area di libero scambio tra Europa e USA (e si paventa possa attribuire un potere abnorme alle aziende multinazionali dā€™oltreoceano), in linea col perseguimento del Partenariato transpacifico (Trans-Pacific Partnership ā€“ TPP),(11) risulta una risposta al crescente peso globale del commercio cinese. Rinsaldare i legami economici col vecchio continente risulta il tentativo degli USA di innalzare barriere alla penetrazione cinese e difendere il primato economico, appena intaccato, del commercio e del dollaro statunitense. Il dollaro sebbene ridotto a cartamoneta inconvertibile, conserva per il momento centralitĆ  negli scambi internazionali.(12)
Il ruolo dei paesi europei negli equilibri geopolitici globali risulta ancora una volta decisivo. SpetterĆ  a tali paesi e alla realpolitik tedesca decidere se proseguire al traino degli USA oppure risolvere di dotarsi di un proprio piano strategico di riferimento. BisognerĆ  prima capire, tuttavia, se un ā€œministero degli esteri europeoā€, e se unā€™Europa politicamente unitaria, possano esistere nei fatti, prima ancora che a livello internazionale.

NOTE
1 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-07-19/l-egemonia-perduta-america-081130.shtml?uuid=ABnMaPcB
2 http://rt.com/business/173008-brics-bank-currency-pool/
3 http://www.tvsvizzera.it/radio-monteceneri/Cartacanta/Xi-e-Putin-a-spasso-nel-giardino-degli-Stati-Uniti-1545886.html ; http://www.agichina24.it/focus/notizie/cina-cuba-firmano-29-accordi
4 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-21/gas-maxi-accordo-cina-e-russia-fornitura-38-miliardi-metri-cubi-annui-123703.shtml?uuid=ABH770JB Lā€™accordo segue la decisione presa dalla Cina il 6 settembre 2012 di pagare in yuan le forniture di petrolio provenienti dalla Russia, vd. http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-09-25/cina-snobba-dollaro-paga-111255.shtml?uuid=AbCWZKjG
5 http://temi.repubblica.it/limes/con-chi-e-contro-chi-spiano-gli-usa/63879
6 http://temi.repubblica.it/limes/dilma-obama-e-i-simboli-di-una-visita-rinviata/51960
7 http://www.lastampa.it/2014/07/10/esteri/datagate-la-germania-accusa-lamerica-espulso-il-n-dei-servizi-usa-a-berlino-5H2rL5zhg8Av1TXr4VtmUO/pagina.html
8 http://www.nytimes.com/2014/07/23/world/europe/germany-obama-merkel-mcdonough-nsa.html
9 http://www.zeit.de/politik/ausland/2014-06/europaeische-interessenpolitik
10 http://lexpansion.lexpress.fr/entreprises/amende-bnp-paribas-christian-noyer-trouve-les-transactions-en-dollar-trop-risquees_1557009.html
11 http://www.cese-m.eu/cesem/2013/05/laccordo-strategico-transpacifico-di-cooperazione-economica-tpp-dubbi-e-riflessioni/
12 http://www.lafinanzasulweb.it/2014/i-brics-contro-il-nuovo-ordine-mondiale-e-su-moneta-e-petrolio-faranno-da-se/

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